Lenga piemontèisa/Linguistica piemontese/Compendio/Primo passo

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Tutto ebbe inizio per un fattore religioso: La torre di Babele

(Për bin o për maleur ch’a sia / la gàbola a l’é parija).

Or tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. E avvenne che, mentre si spostavano verso sud, essi trovarono una pianura nel paese di Scinar, e vi si stabilirono. E si dissero l'un l'altro: «Orsù, facciamo dei mattoni e cuociamoli col fuoco!». E usarono mattoni invece di pietre e bitume invece di malta. E dissero: «Orsù, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo, e facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra». Ma l'Eterno discese per vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. E l'Eterno disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti la medesima lingua; e questo è quanto essi hanno cominciato a fare; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare. 7 Orsù, scendiamo laggiù e confondiamo la loro lingua, affinché l'uno non comprenda più il parlare dell'altro». Così l'Eterno li disperse di là sulla faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di costruire la città. 9 Perciò a questa fu dato il nome di Babele, perché l'Eterno colà confuse la lingua di tutta la terra, e di là l'Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra" (Genesi 11:1-8).

1) L’approccio alla storia della lingua piemontese nel tempo[modifiché]

Il primo passo: conoscere le famiglie linguistiche indoeuropee[modifiché]

Le grandi famiglie in cui si suole suddividere la razza bianca sono tre: gli indoeuropei, i camiti e i semiti. La famiglia o stirpe dalla quale noi abbiamo avuto origine, è la indoeuropea e gli individui che ai primordi la componevano comunicavano fra loro attraverso una varietà di lingue preistoriche indoeuropee ancora ignote.

Circa 4000 anni a. C. gli indoeuropei mossero dall’altopiano del Tibet spostandosi verso Sud e occidente, diffondendosi nell’India, in Persia e in Europa:

- indoeuropei sono i Persiani, gli Indiani, i Greci, i Latini e gli altri popoli Italici, i Germani, gli Slavi, gli Scandinavi, i Celti e gli Ispani.

- I camiti si diffusero nell’Africa settentrionale e orientale (Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Etiopia.....)

- I semiti occuparono la Mesopotamia, l’Arabia, la Siria, la Palestina, la Fenicia......

Le lingue indoeuropee sono le più diffuse sulla terra: esse furono usate dai popoli che crearono molte delle civiltà antiche, dalle quali derivò l’odierna civiltà occidentale diffusa oggi in tutto il mondo.

Per quanto riguarda la struttura tali lingue sono denominate:

-Flessive: in quanto uniscono a una radice suffissi e prefissi che ne modificano il significato e desinenze che ne definiscono i valori grammaticali (genere, numero, tempo, modo). Esse sono pronte ad ogni trasformazione e sono considerate le più evolute.

-Agglutinanti: uniscono alla radice verbale o nominale elementi diversi, sono le lingue uralo-altaiche, ad esempio: il turco, l’ungherese, il lappone e la mongolica.

-Isolanti: sono formate da monosillabi invariabili le cui funzioni grammaticali risultano dal posto che ogni monosillabo occupa nella frase, esempio: il cinese.

-Incorporanti: conglobano nel verbo le varie parti del discorso, esempio: l’azteco dell’America precolombiana.

La tabella nella pagina che segue indica la parentela che unisce fra loro le lingue che derivano dall’antichissima lingua indoeuropea.

Tuttavia, con una visione più generale, va detto che la famiglia linguistica indoeuropea si divide a sua volta in grandi sottofamiglie (gruppi o rami di lingue), sulla cui esatta composizione e sulle relazioni è in corso un vivace dibattito scientifico (rami come da immagine colorata).

L'odierna distribuzione (approssimata) delle lingue indoeuropee all'interno delle zone originarie di Europa e Asia:

  • Greco
  • Romanze
  • Indo-Iraniche
  • Celtiche
  • Germaniche
  • Armeno
  • Lingue baltiche
  • Lingue slave
  • Albanese
  • Lingue non indoeuropee