Vai al contenuto

Giovanni Cerutti/Canson/Prefazione dell'Assessore alla cultura di Cuneo

Da Wikisource.

Artorn


Introduzione dell'Assessore per la Cultura di Cuneo

[modifiché]

L’amico Gianni Cerutti da anni appassiona SE stesso e gli altri nella ricerca delle radici cuneesi, nel valorizzare la nostra terra, la nostra tradizione, nel rievocare fatti, luoghi, personaggi, storie, musica.

Con assoluta freschezza – oltre chE competenza – riesce a restituirci il nostro passato e a renderlo attuale, percepibile a tutti. Non solo: partecipa personalmente di quel passato, non lasciandolo semplicemente impresso nella carta o su qualche supporto audio video; non è raro, infatti, incontrarlo mentre accompagna gruppi di persone per le vie della Città ricordando loro gli eventi di cui quelle vie sono testimoni, di vederlo impegnato a dirigere cori che replicano le canzoni del passato, di riconoscerlo chino su un qualche documento nella ricerca di nuove suggestioni e informazioni. Né manca di stimolare su quei temi i giovani, i più anziani e le Amministrazioni pubbliche. Ben volentieri il nostro Comune vuole dar risalto a questo suo lavoro, forte del suo Statuto che ci indirizza a valorizzare ed a recuperare la lingua e le tradizioni locali; forte anche nella convinzione che dalla memoria possa scaturire un futuro e, per dirla con parole di Alphonse Karr: <<…in fondo si inventa soltanto con il ricordo>>.

Ora l’approccio di Gianni è rivolto alla canzone in piemontese, che racconta in musica quei personaggi, quei luoghi e quei fatti, certamente minori rispetto a contesti più ampi, intimamente connessi alla vita e alla memoria cuneese. Ne scaturisce un indice “ragionato” di ben 137 brani: alcuni noti e impossibili da dimenticare, insieme a vere “chicche” che dànno ancor più la sensazione di un’attualità autentica.

Alessandro Spedale